Apple non ha messo uno smartphone in mano a chi prima aveva un telefonino. Ha messo un piccolo computer in tasca a chi non l’avrebbe mai avuto.
Uno degli più grandi errori commessi dagli innovatori è l’ostinarsi a voler creare versioni migliori degli stessi prodotti o servizi per venderli sempre agli stessi clienti.
Ed è così che un’azienda cerca di strappare fette di mercato alla concorrenza.
Chi vuole invece diventare un disruptor, chi vuole stravolgere il mercato, deve concentrarsi sui NON CONSUMATORI.
I non consumatori non comprano il nostro prodotto, e non comprano neanche quello dei nostri competitor.
Sono persone che per un motivo o per un altro non sono interessate alle offerte presenti in un determinato mercato.
È proprio qui che la disruption agisce. Rivolgendosi ai non consumatori, cambia le regole e crea nuove categorie di clienti.
Le aziende leader di mercato si accorgono troppo tardi di questo cambiamento e solitamente anche chi se ne accorge in anticipo ne sottovaluta l’impatto.